Alcuni degli studenti e studentesse degli Adulti Ancora A Scuola di UniTre Barga, quelli del del gruppo aperto partito da Informatica Pratica e finito nel vortice della educazione alla cittadinanza digitale, della produzione di racconti e raccolte di interesse culturale e civico, nel mese di Luglio 2024 hanno fatto un salto virtuale in Europa, rispondendo all’invito europeo a raccontare le storie strettamente personali di partecipazione e promozione della Educazione Degli Adulti – Long Life Learning sul portale EPALE (Electronic Platform for Adult Learning in Europe), la community on line multilingue per i professionisti e studenti del settore dell’apprendimento degli adulti.
Sfogliando il digitale
Tra gli Adulti Ancora A Scuola, quelli che frequentano i corsi di istruzione non-formale di Unitre Barga, via via si distingue un gruppo che adesso si chiama “di redazione”. La storia di AAAS in UNITRE Barga inizia nel 2020. Erano partiti per un corso di informatica e sono finiti nel vortice di apprendimenti continui Il nome, semplicemente concreto, è mutuato da quel progetto che il Prof. aveva creato quando anni addietro era stato coordinatore del CTP Garfagnana e Mediavalle. Il logo è stato rinnovato ultimamente con l’introduzione di un motto
Da quando è nato il gruppo aperto degli Adulti Ancora A Scuola, l’aspetto rilevante è che il percorso di apprendimento è andato ben oltre la materia specifica per la quale le persone si erano iscritte al corso di computer. C‘è da chiederci che cosa stia unendo da così tanto tempo studenti adulti di variegata estrazione e retroterra culturale variegato. La risposta potrebbe essere cercata nella didattica che viene adoperata, che è sicuramente inclusiva, ricorrente e circolare. Quindi anche nei tasti di apprezzamento individualizzato e di rispetto dei tempi di apprendimento e di crescita motivazionale. Ogni passo è reale e non c’è alcunché di esclusivamente teorico e ripetitivo: rimanere legati alla realtà ed alle esperienze è un collante per sentirsi comunque coinvolti, anche quando all’inizio imparavano l’uso della tastiera e della digitazione.
Il Corso iniziale di Informatica Pratica i è trasformato pragmaticamente nel progetto Adulti Ancora A Scuola (AAAS) e durante la pandemia ha avuto un impatto significativo. Tre possono essere gli ambiti chiave di questo impatto: Inclusione e supporto, avendo offerto un’opportunità di apprendimento e socializzazione per gli adulti, aiutandoli a sentirsi meno isolati durante il confinamento; Digitalizzazione, avendo accelerato l’adozione della didattica a distanza, permettendo agli adulti di continuare a imparare nonostante le restrizioni; Resilienza, avendo dimostrato la capacità di adattarsi e superare le sfide imposte dalla pandemia, promuovendo crescita personale.
Il pregio dalla parte degli apprendenti, quale è stato? Essere partiti senza preconcetti, aver adottato l’atteggiamento di attesa dei risultati. Lo sapevano di già di esser così virtuosi? Forse si, forse no. Chi si e chi no poteva esserlo. Ma è stata la didattica del prof. che propone continuamente un obiettivo da raggiungere e poi un altro e un altro che li ha aiutati a perder di vista la spontanea diffidenza nelle nuove relazioni per concentrarsi sull’obiettivo immediato proposto nella lezione. A poco a poco la naturale diffidenza si è trasformata in aspettativa per il risultato e quindi in coinvolgimento e disponibilità ad apprendere, in empatia verso la situazione di studente attento e fiducioso in se stesso e del docente.
Fa effetto su tutti questa didattica? Non così, lo dice l’esperienza stessa. Ad un certo punto ogni persona adulta decide cosa fare riguardo al rientrare in formazione: possono cambiare anche le condizioni oggettive della vita quotidiana di ognuno, nelle quali il tornare a scuola è solo una delle opzioni possibili.
In seguito, poi, si è generata una vera e propria comunità di apprendimento. Da qui il successo straordinario della esperienza, le produzioni e la creatività crescente del gruppo che si riunisce anche online nella class-room “Sfogliando il digitale”, ed anche alla pasticceria Lucchesi o al bar Roma in qualche sabato di mercato a Barga.
L’ultima “soddisfazione” che sta montando nel gruppo nasce da una esperienza di redazione di una rubrica mensile ospitata su Il Giornale di Barga. 12 numeri tra il 2023 e il 2024. Il gruppo di redazione sta redigendo la pubblicazione in un libro di quella esperienza, dei testi della rubrica L’ANGOLO DEGLI AAAS/Our corner e del loro significato.
Quello che balza agli occhi è che quel gruppo di adulti (in realtà di adulte a gran maggioranza) hanno usato il loro tempo per perseguire nuove competenze, e comunque per disseminarle secondo il procedimento del mutuo insegnamento. Raccontano “angoli della vita” dal passato all’attualità. La rubrica è una metafora del tempo, evidenziando i passaggi generazionali e il cambiamento dall’analogico al digitale.
Sul portale europeo di EPALE alcune delle studentesse adulte di AAAS hanno risposto alla sollecitazione che veniva richiesta a tutti docenti e studenti europei di raccontare le esperienze personali dell’apprendimento in età adulta e del loro ritorno a scuola. Qui sotto brani dei contributi.
Pieranna ha raccontato: “Tornare a scuola mi ha fatto rinascere la voglia di ripensare il mondo. Per spiegarlo mi riferisco all’ultima attività del corso blended non-formale “Sfogliando il digitale” abbiamo appena concluso e sulla quale stiamo componendo un breve libro di documentazione. Abbiamo scritto a venti mani una rubrica ospitata mensilmente sul giornale cartaceo della nostra cittadina, Barga in provincia di Lucca. Nel rileggere gli scritti a venti mani dagli Angoli degli AAAS, ci vedo come un ponte per collegare passato e presente, mi vengono in mente le parole: amore e libertà, come parole che racchiudono passato presente e futuro.”
E Luciana: “Quel corso d’informatica, che frequento ormai da quattro anni è diventato un workshop, oltre educazione digitale facciamo piccoli passi avanti con la lingua inglese, abbiamo imparato a gestire il blog condiviso, scriviamo in gruppo, noi diciamo “a 20 mani”. Oltre alle competenze tecniche, questa esperienza di apprendimento per adulti ci ha offerto l’opportunità di socializzazione e sentirsi in compagnia. Ancora continuiamo con la blended education, un po’ in presenza ed il resto on line. È piacevole e gratificante avere un insegnante che è più un animatore che un trasmettitore di contenuti, per noi studenti adulti niente è obbligatorio e ognuno segue coi propri tempi di apprendimento. Nessuno si è perso e per noi questi nuovi impegni scolastici sono uno punto fermo di empowerment personale.”
Emma: “Seguire le lezioni da Adulta ha cambiato la mia vita in tante cose, nell’ascolto, ripetere e avanzare, fare e provare nuovi compiti e sfide, passare disinvoltamente ad altri settori della conoscenza, della espressione umana, dal computer a scrivere racconti di tanti ricordi della mia vita sul blog “IL NOSTRO MONDO” creato di proposito per noi dal nostro Professore. Riconosco che tutto questo adesso fa parte della mia quotidianità. Il metodo adottato dall’Insegnante mi ha messo di fronte alle mie forze, alla totale responsabilità di continuare ad apprendere in modo non-formale, e mi ha portato a fare autovalutazione. La presenza del docente è importante per motivare ogni allievo, ma soprattutto sostenere l’apprendimento di ognuno. Tornando a scuola mi sono resa conto che il divario di accesso alla tecnologia rispetto alle generazioni più giovani era una vera e propria discriminazione sociale e culturale.”
Daniela: “Sono quattro anni che insieme studiamo ed apprendiamo competenze digitali che permettono di impegnarci nel mondo, in modo significativo, siamo anche consapevoli che è necessario continuare ad aggiornarsi perché la tecnologia continua ad evolversi. Tutto ciò ha permesso ad ognuno di noi di condividere il piacere di stare insieme, di superare divari generazionali, usare altri linguaggi comunicativi e trarre piacere e fiducia nel raggiungere nuovi obiettivi.”
Mariella: “La mia esperienza è stata, non vorrei esagerare, fantastica: dall’iniziale rifiuto categorico al totale coinvolgimento! Al primo forzato stop delle lezioni in presenza (causa Covid) la possibilità di proseguire ‘on-line’ mi confermava la potenzialità del mezzo tecnologico che mi apprestavo a conoscere. Ripensandoci adesso, la forza del ‘fare insieme’ come gruppo, mi permetteva di sentirmi ancora in grado di imparare cose nuove e cercare di capire quanto stava succedendo intorno a noi. Avere dei compagni di viaggio, del tutto simili (persone ormai fuori del ciclo lavorativo ma ancora vogliose di partecipare attivamente alla vita sociale) ma soprattutto il ruolo incomparabile del nostro insegnante che senza sosta ci incoraggiava a proseguire mi ha permesso di tentare ad addentrarmi in questo nuovo mondo.”
Patrizia: “È iniziato così un percorso nel mondo digitale inizialmente difficoltoso, ma era tanta la voglia di farcela che partendo dalle prime nozioni mi ha portata a rendermi autonoma in tante operazioni. Insieme al percorso di informatica sono nate tante cose: i calendari per gli anni 2023 e 2024, il blog condiviso e il libro “RICORDI DAL VIAGGIO – la vicenda fantastica nell’isola delle mascherine, che è stato presentato dal prof. Luti alla festa per i 10 anni di UNITRE. Il corso di informatica è stato per me una scelta preziosa perché mi ha aiutato a imparare cose nuove arricchendo la mia mente e portandomi a un maggior livello di autostima e fiducia in me stessa. Iscrivermi al corso mi ha dato l’opportunità di rimettermi in gioco, di iniziare un percorso nuovo di vita. È stato importante lavorare con il gruppo di adulti ancora a scuola perché mi ha consentito di conoscere diverse opinioni, risolvere problemi insieme e vedere le cose da angolazioni diverse. Ho trovato un gruppo con cui mi sono sentita a mio agio e che perseguiva gli stessi miei obbiettivi: la voglia di imparare, un Prof. che ci ha sempre spronato ad andare avanti nonostante le difficoltà che uno può incontrare. Tutte queste condizioni hanno reso questa esperienza molto gratificante.”
Rita. “Mi è stato utile andare a scuola in età adulta. A poco a poco ho appreso nuove conoscenze ed adesso ho semplici competenze digitali. Quello che mi riempie di soddisfazione è imparare a tirare fuori la creatività per vivere meglio. Nel gruppo classe degli adulti ho trovato l’accoglienza e gli stimoli che auguro trovino i tanti adulti che vogliono o vorrebbero tornare a scuola.”
Il progetto non è finito col terminare delle restrizioni e col ritorno alla normalità. Non è finito neppure col terminare degli anni accademici di UniTre Barga. I corsi in presenza presso l’ISI per migliorare le competenze digitali degli adulti sono continuati. Le class-room on line sono continuate. Il progetto si concentra ancora sull’educazione digitale, promuove l’apprendimento continuo, creando un tessuto culturale evoluto e multi-generazionale. Mira a ridurre il divario di accesso alla tecnologia, affrontando le disuguaglianze generazionali.
bozza retrocopertina del libro che presto andrà in stampa
Ebbene si, abbiamo fatto passi da gigante,
GRAZIE PROFESSOR LUTI.
…..E CONTINUEREMO !!! vero PROF?