L’entusiasmo di tornare a scuola da adulti, in una scuola non formale, è il sentimento che pervade la storia dell’Isola delle Mascherine. Personaggi reali, personificazioni, una lettura strada facendo del percorso di un gruppo di adulti che a Barga, in Toscana, sono entrati nel Storybook europeo della Comunità EPALE come esperienza significativa di transizione digitale. Una fantastica vicenda.
L’obiettivo era raccontare sotto forma di storia i segreti della Vicenda Fantastica, la cui comprensione avrebbe aiutato a capire il bello dell’apprendimento in compagnia, ad ogni età, aiutato anche a capire meglio noi stessi e di cosa avrebbe bisogno la società per essere migliore.
Nel libro, non ci sono artifici letterari e fantasie esagerate, anche se fanno capolino Cromo e La Volpina, tuttavia, questo è un libro diverso che parla di educazione permanente come pratica positiva e cammino per qualsiasi età.
Il libro Racconto dal Viaggio degli AAAS nell’isola delle mascherine è composto da cinque tappe ed ognuna di esse è collegata alle altre. Ogni storia è collegata alle altre e tutte insieme rappresentano una narrazione collettiva che rivela una realtà sorprendente di apprendimento permanente. È una memoria collettiva, una fonte di ispirazione. Una memoria comunitaria, mai-dire-mai-adulti se si vuol dire apatici.
Ognuno di noi può immergersi nella storia raccontata e gioire di questo viaggio, che ancora continua.
È una esperienza di vita iniziata alla vigilia del confinamento da Covid e ancora in atto. I protagonisti, femmine e maschi sono cresciuti nell’esperienza di nuove cose, sono cambiati da come erano all’inizio.
È un viaggio che ha regalato momenti gioiosi ed entusiasmanti proprio anche nel periodo del Covid. Un marito di una corsista si espresse dicendo che AAAS le ha regalato una ragione di vita.
Oggi quei capitoli, coi personaggi alias come Cromo e La Volpina, Eva Dritta e Negro Amaro, sono memorie ma anche una sistemazione di un programma e di una professionalità che collega l’apprendimento alla emozione, i compiti ai successi, le sfide alle produzioni significative.
Dentro ci sente la motivazione di un educatore, ispirato ogni giorno a sollecitare a nuove pratiche e a nuovi obiettivi di studio, e quella degli apprendenti a sentirsi una comunità di apprendimento.
Ogni capitolo è collegato agli altri e insieme fanno una potente narrazione per dire che l’apprendimento per tutta la vita è possibile e che sarebbe ora che ci fosse una legge nazionale che lo valorizzasse lo rendesse permanente e territoriale. Il volontariato non basta.
Immergetevi in questo story book e godetevi il viaggio.
I temi che questa storia sottende (#tag) sono: barriere all’apprendimento, volontariato, fare bene, adulti, anziani, inclusione digitale, comunità di apprendimento, spazio virtuale, cultura, competenze di base, buone pratiche, riqualificazione, aggiornamento, storia di comunità, apprendimento permanente.
Stamani, a Barga, ci siamo riuniti per aprire il pacco dei libri arrivato dalla tipografia dell’editore che avevamo scelto. Una nuova festa, una piacevole occasione.
Questo libro porta alla luce la volontà degli Adulti a continuare un percorso di apprendimento, e raccontano di come hanno saputo farlo durante la pandemia.
Credo sia doveroso, l’aiuto da parte della Scuola approfondire quest’argomento verso gli Adulti. Gli Adulti di oggi sono diversi, l’aspettativa di vita è aumentata e le novità nella società sono tante. La vita delle giovani famiglie e molto movimentata e più anziani vivono da soli, rispetto ad “una volta”, ed anche gli adulti vogliono essere autonomi e per questo si arrangiano a voler imparare per essere capaci ad affrontare il mondo digitale e non solo.
Come dice il Professore,
“l’apprendimento per tutta la vita è possibile e che sarebbe ora che ci fosse una legge nazionale che lo valorizzasse lo rendesse permanente e territoriale. Il volontariato non basta”
CIN CIN e buona lettura a tutti……
Grazie Professor Luti.