adulti ancora a scuola

Il pensiero critico difende il futuro e la democrazia.

La democrazia è più fragile di quel che si pensa. Quando all’interno di essa si erodono i diritti e le libertà dei cittadini, a piccoli passi una tirannia ha il tempo per affermarsi. Spesso i primi segnali di involuzione autoritaria vengono ignorati perché sembrano poco importanti o colpiscono categorie marginali.

Anche se le persone colpite da nuovi divieti sono poche (o deboli), il rischio che tali misure creino un clima discriminatorio e intollerante è molto alto, e va ben oltre l’ambito cui è rivolto.

“Il fascismo non arriverà con un saluto nazista, più probabilmente si presenterà in doppiopetto. Di recente è stato ripulito per renderlo presentabile”, dice la giornalista del Guardian Rachel Shabi. “La nuova abilità del fascismo nel nascondersi è estremamente pericolosa, soprattutto in questo momento in cui i movimenti populisti di destra dell’occidente sono stati rafforzati dalla vittoria di Trump”.

Il tentativo di smantellare il sistema scientifico è, goccia a goccia, in atto. Negli USA questo processo è evidente. Proprio per quello che avviene là, scrive Tomaso Montanari nel suo ultimo libro Libera Università edito da Einaudi, “come comunità accademica possiamo solo continuare a tenere alta l’attenzione e, difendere il pensiero critico, perché questo significa difendere il futuro della democrazia.”

E farlo partendo per fermare il progetto Musk (Make United States Sciences Kaput) è quanto mai necessario per evitare che il sistema scientifico sia pervaso, come scrive Tomaso Montanari, da una ‘intellighenzia che comprende manager, docenti, giornalisti, esperti informatici o governativi, lobbisti, opinionisti e rubrichisti, consulenti pagati per esprimere un parere’.

La scienza è un’altra cosa. I negazionismi al potere comportano la diffusione di consensi autoritari.

Lettera aperta alla Royal Society inglese per espellere Elon Musk.

Quello che circola o serpeggia nelle democrazie del mondo, anche nella nostra, è che si voglia un sistema più allineato con le opinioni politiche governative e con quelle dei suoi sostenitori. Ci sono troppe dichiarazioni che indicano un desiderio di avere maggiore controllo sul sistema politico complessivo, indebolendo o alterando un fondamento della democrazia, cioè la indipendenza dei poteri legislativo, esecutivo, giudiziario, per far prevalere la ideologia del potere esecutivo, cioè di chi è al governo. Vi è affiancato il processo di discredito verso quello che nelle democrazie è considerato il “quarto potere”, cioè la stampa libera e indipendente; lo stesso processo involutivo della democrazia avviene anche riguardo alla libertà di manifestazione e di disobbedienza civile, di riduzione o taglio di riconoscimenti per quello che riguarda la autodeterminazione della persona: un caso emblematico degli ultimi giorni l’attrice transgender statunitense Hunter Schafer, nota per il suo ruolo nella serie TV “Euphoria”. Schafer ha denunciato pubblicamente di aver ricevuto un nuovo passaporto statunitense con la sigla “M” (maschio) al posto di “F” (femmina), nonostante la sua identità di genere.

Tutto quanto solleva preoccupazioni sulla possibilità di una maggiore censura e sulla limitazione della libertà di espressione, anche sui social media. A questo proposito c’è la decisione di rivedere il meccanismo delle note di comunità su X (ex Twitter) per ottenere un sistema di messaggistica istantanea che sia controllato e più allineato con le opinioni politiche del padrone e quelle dei suoi sostenitori.

_______________________________________________________________________________

Mentre la povertà e le discriminazioni sociali aumentano, anche nelle democrazie occidentali la tentazione di limitare o addomesticare la libertà di espressione è grande.

Sono segni di arretramento delle libertà democratiche e il prevalere di tendenze oligarchiche. [La parola oligarchia deriva dal greco antico olígoi (ὀλίγοι) = pochi e arché (ἀρχή) = comando/governo; ossia “governo di pochi”. L’oligarchia è un regime politico, un governo, caratterizzato dalla concentrazione del potere effettivo nelle mani di poche persone.]

Spesso, quando le disuguaglianze aumentano e la fiducia nelle istituzioni diminuisce, le élite politiche ed economiche tendono a rafforzare il controllo sulla società. Questo porta a una progressiva erosione delle libertà democratiche, anche in paesi che tradizionalmente si considerano baluardi della democrazia.

L’uso crescente della sorveglianza digitale, della censura preventiva e delle restrizioni alle proteste sembra indicare una tendenza verso modelli più autoritari, anche se mascherati da esigenze di sicurezza o di tutela della “stabilità sociale”. Annacquata col vino di marca “buonsenso”. In effetti, in molte democrazie occidentali si sta affermando una governance sempre più tecnocratica e oligarchica, in cui il potere è concentrato nelle mani di pochi (corporazioni, istituzioni finanziarie, gruppi di pressione), mentre il cittadino medio ha sempre meno strumenti per far sentire la propria voce.

La domanda è se ci sia ancora spazio per un’inversione di tendenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.