Nel presente per il futuro. Sognare assieme per costruire.
13.07.2021 – Sono le 3 e mezzo del pomeriggio, ho finito di fare le faccende in casa, stamani ha scrosciato un bel po’ ed è anche saltato il salvavita, adesso il sole è tornato e mi sono messo al tavolo sotto i gazebo nel giardino davanti casa. Davanti a me Bella Sempre. Ha ancora il cappello.
E mi viene in mente come era, invece due giorni fa alle 21,05. Mentre l’Italia prese il goal dall’Inghilterra la Pania cercò di tirar su la testa per vederci bene.
Ed ha portato, in fine, fortuna! Nell’Isola delle Mascherine ci mise in guardia, come fece Mancini ai suoi azzurri durante l’intervallo della finale della Coppa Europea di Calcio per Nazioni. Mettere in guardia serve a raccogliere le energie, e si raccolgono le energie efficacemente quando ogni membro del gruppo capisce che è decisiva la responsabilità personale.
Forse Mancini, da esperto animatore delle risorse umane, ha saputo usate parole e mimiche giuste affinché i giocatori azzurri non rimanessero prigionieri del passato, con la sconfitta in tasca.
In pratica ci sono delle situazioni nelle quali bisogna superare il tempo storico e guardare avanti, impegnarsi e sognare: così il tempo accelera all’interno dello stesso spazio in cui viviamo. La nostra mente può sentire lo stridere del coesistere di due dimensioni, il tempo presente e la ricerca di futuro che lo superi; vivere attaccati a schemi già provati non serve per scattare avanti e cambiare le cose. Il costo potrebbe essere seppellire schemi e parole che abbiamo sperimentato precedentemente.
In pratica bisogna avere il senso dell’accogliere il futuro, l’Europa direbbe Next Generation.
Se qualcosa non va nel presente (storico) va ricostruito, va superato.
Dopo la pandemia, se un dopo ce lo meriteremo, cioè se sapremo prenderci una parte di quel futuro, non torneremo al tempo del pre-Covid, ma saremo in una nuova dimensione del vivere; niente nostalgie del passato. La Pania non invita mai a tornare ai vecchi santi! Non piange perché non ha ancora la Buca della Neve. Insomma, la difficile sfida del presente parla il linguaggio della ricostruzione, ma non della restaurazione. Restaurare qualcosa serve per fermare il tempo, per ammonire, non serve per riproporre un modello frusto nel presente futuro. Nostalgia: canaglia. Come cantano i versi di una vecchia canzone del secolo scorso.
Il piano Next Generation EU, per il quale da oggi sono disponibili i primi miliardi nelle mani del nostro attuale Governo, è esso stesso la sfida difficile del tempo presente futuro. Non c’è tempo di guardare all’indietro, è richiesto di guardare avanti. Questo, sembrava voler indicare la Pania con la vetta al di sopra delle nuvole.
La democrazia diventa migliore se apprende la capacità di dibattere con franchezza per poi unirsi e decidere. I cittadini sono pronti a partecipare ordinatamente quando a loro arrivano le informazioni franche da propaganda e populismi, lo abbiamo dimostrato in Europa durante i periodi di confinamento e coi distanziamenti sociali imposti in questa epoca covid.
Per il futuro, che cosa manca al nostro Paese? Il valore delle democrazie rappresentative, la nostra è di quel tipo, si misura in termini di efficienza in vista di PIÙ LAVORO, PIÙ PROTEZIONI UGUALI PER TUTTI, INSOMMA PIÙ DIRITTI CHE COMPRENDANO LE VARIANTI E LE DIVERSITÀ. Il DOVERE è sul binario che corre parallelo in questa competizione globale, e nel senso repubblicano del termine lo vedo coniugato con la creatività personale, col merito, col rispetto per le istituzioni (anche quando si vorrebbero cambiare), con il rispetto verso le persone ed i familiari anche quando non la sentono come noi, con la inclusione ed il convincimento per superare le resistenze ideologiche e la burocrazia ostile ed il nostro egocentrismo.
I valori sono già scritti nella nostra Carta Costituzionale, citerei quelli per il lavoro, per la salute, per la scienza e la ricerca, per la scuola … quelli del “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.”
Ed aggiungerei quello delle nuove tecnologie, per poterne cogliere le opportunità immense, utili ad un futuro meno aggressivo verso quello che chiamiamo ambiente naturale.
Adesso sono le 17,30 e la Pania si mostra così
Bello l’articolo e ciò che ha scritto Daniela su WhatsApp . Leggerlo invita a raccogliere le energie per pensare al futuro, per non lasciarsi andare al pessimismo. Lo stridere delle due dimensioni: presente e ricerca del futuro è davvero rumoroso. Non credere a nessuno, non fidarsi delle istituzioni, vedere come la democrazia viene svilita dall’astensionismo e corrosa dall’ “Annuncite”, porta a chiudersi e a contentarsi del proprio vissuto. Può darsi che il pessimismo si stemperi trascinato da quel vulcano che è il Prof. e che ringrazio per la speranza e il sogno che ci appiccica addosso. Avanti così e …grazie.