adulti ancora a scuola

Dall’Isola delle Mascherine alla competenza digitale

Nell’Isola delle Mascherine si fanno tentativi di allentamento delle restrizioni imposte dalla pandemia in corso; il mercato del sabato è pieno di gente, il sole aiuta, il clima di fine ottobre incoraggia a girovagare, ma sotto lo sguardo della Pania la prudenza chiama ancora altra prudenza. Via via si senton notizie di qualcuno che si è infettato e di altri che hanno preso il covid, ancora! Ancora non ci si guarda davvero in faccia, per la strada così imbacuccato nella mascherina, ormai quasi ti dimentichi di guardare gli occhi di chi incontri, non ti viene spontaneo alzare la testa, sorridere, salutare il mondo. Mascherato, quasi intimidito fai fatica a riconoscere se sotto quei vestiti che camminano ci sia chi conosci e che comunemente salutavi. Ci provi ad essere più guardingo e attento, ma mesi e mesi di chiusura ti hanno imposto un atteggiamento a occhi bassi o sfuggenti. Se ti siedi ad un bar, al tavolino fuori per maggior prudenza, sorseggi e ti rilassi. Quasi ti dimentichi … e cominci a salutare quelli che vedi e che ti passano davanti, quasi ti dimentichi di riposizionare la mascherina per andare a pagare il conto alla cassa. Ancora non ci siamo, ossia, noi ci siamo ma la situazione ancora non si è normalizzata. Ma tendiamo a riprendere i contatti e gli scambi tra persone, anche solamente porgendo il gomito e ciao, o vai!, magari col sorriso celato dalla stoffa della chirurgica o della ffp2.
Ci si avvia ai due anni della solfa covid, tiriamo sospiri, speriamo di aver la fortuna di non incontrar il signor Coronella Spikes. Abbiamo tante di quelle di cose in arretrato, che vorremmo svegliarci domattina in mondo pulito tanto da andarci nudi.
In questo clima misto di ri e di att, tuttavia si va avanti, tra i vivi. Quindi, sveglia! Attenzione!

AAAS

AAAS rinnova, anche quest’anno, la sua proposta di educazione digitale per dialogare con chi volesse iniziare o proseguire quel percorso di Informatica Pratica in grado di promuovere coinvolgimento e partecipazione attiva.
Iniziamo ad ottobre perché a queste latitudini ogni scuola inizia negli ultimi mesi dell’anno, scavalca all’anno nuovo, dove va a terminare dopo una mezza dozzina di mesi più avanti. E la scuola per gli adulti, non-formale e volontaria che sia, non fa eccezione!
Quella, cioè questa, è stata scuola a distanza ormai da due anni nei quali gli AAAS si sono impegnati in Una Vicenda Fantastica. Non erano in tanti, e adesso sono i superstiti di due corsi in presenza abortititi nel Marzo 2020.
Erano i tempi del confinamento stretto per sfuggire agli spikes (arpioni) del CovidSars19. Da allora gli Adulti Ancora A Scuola hanno proseguito il loro cammino, un po’ testardi, come i muli col paraocchi per non cadere nei burroni: hanno proseguito in compagnia e nei due anni all’avvicinarsi delle vacanze hanno fuso i gruppi di studio, quelli di Base e quello + Su, hanno creato assieme ambienti di apprendimento comprensivi e poi si son presi un po’ di ferie. Tuttavia calamitati da quel gusto di creatività che si sprigiona ad ogni lezione, presto riprendono ad incontrarsi on line, non aspettando il tempo canonico dell’inizio dell’anno accademico della Associazione Unitre_Barga. Le parole del conduttor Portoscompiglio escono dagli speaker (altoparlanti) dei computer e le dita ballano sulla tastiera già dallo scorso settembre.
Oggi il lockdown stretto (close) pensiamo di averlo alle spalle; quindi, per le contrade dell’Isola delle Mascherine si parla di nuovo di corsi in presenza, in aula di informatica.
Sta di fatto che AAAS riprende il cammino dei corsi per un’informatica pratica.
Passo dopo passo per non allontanarsi dal futuro, per avvicinare donne e uomini, giovani e meno giovani, agli argomenti cardine della consapevolezza digitale, affinché siano le persone ad utilizzare la tecnologia. E non il contrario!
Noi sappiamo che gli strumenti digitali sono indispensabili per una cittadinanza attiva. Piacciono a chi ci prende passione, e sono necessari per chi nella comunità contemporanea non vuol perdere autonomia.
Sicuri che vorrai cogliere questa interessante occasione formativa, ti invitiamo ad informarti e poi a sceglier d’iscriverti.
A quest’ora il sole pomeridiano, visto dalla panchina sulla quale mi scalda, scende sulla destra della Pania, ad ovest, va verso il mare che noi non possiamo vedere. L’atmosfera è di buon auspicio.
Se sarai dei nostri, insieme ad Adulti Ancora A Scuola balleremo sulla tastiera i passi necessari per non perdere il gusto del presente. Sentirsi più autonomi, più creativi e rassicurati dallo studiare in gruppo, alla pari.

Quello che segue potrebbe essere l’invito che vedremo in giro …..


La competenza digitale, perché dovrebbe essere un patrimonio acquisibile ad ogni età? 

Definizione: la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC (tecnologie della informazione e della comunicazione): l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet.
Conoscenze, abilità e attitudini essenziali legate a tale competenza.
Nella vita privata e sociale come anche al lavoro, le tecnologie della società della informazione (in altre parole, “il mondo d’oggi”) presuppongono (illudono) che ogni cittadino abbia la consapevolezza della natura, del ruolo e delle opportunità che offrono. In altre parole, si presuppone che sia diffusa la consapevolezza digitale.
Invece, accanto alla diffusione e alla affermazione delle tecnologie digitali, lo Stato, la Scuola e le Amministrazioni Locali hanno “dimenticato” di fare opera di aggiornamento diffuso e territoriale rivolto a tutti i cittadini attraverso la educazione degli adulti che nel Paese Italia non viene fatta organicamente e istituzionalmente.

In cosa dovrebbero essere aggiornati i cittadini?

Nelle principali applicazioni informatiche come il trattamento di testi, fogli elettronici, banche dati, memorizzazione e gestione delle informazioni.  Quindi tutti dovremmo avere l’opportunità di imparare ad usare il computer nella cittadina, nel comune dove si risiede. Il divario di accesso alla tecnologia è l’origine di nuova diseguaglianza sociale.
Così la comunicazione attraverso i supporti elettronici (e-mail, strumenti di rete, App e Portali) per il lavoro, il tempo libero, la condivisione delle informazioni, l’accesso ai servizi, l’apprendimento e la ricerca, diverrebbe un patrimonio condiviso e non un mezzo per creare discriminazioni tra generazioni (digital divide): un po’ come il divario tra ricchi e poveri. C’è chi sa usare le applicazioni elettroniche e chi ha bisogno di ricorrere a tutori, patronati, col rischio di ritirarsi indifeso nel limbo degli ignoranti.
La esperienza fatta con Adulti Ancora A Scuola ha reso consapevoli i partecipanti di quanto le conoscenze relative alle tecnologie della società dell’informazione (insomma, l’informatica pratica) abbiano aiutato loro e la loro creatività. Parlare di innovazione, e praticarla, porta chiunque a rendersi conto delle problematiche e degli orizzonti che schiude.
Così gli AAAS si sono resi conto che, nel loro percorso di apprendimento del digitale, hanno attivato abilità in gran parte dormienti: la capacità di cercare, raccogliere e trattare le informazioni e di usarle in modo critico e sistematico, accertandone la pertinenza e distinguendo e riconoscendo le correlazioni.
In questo campo, cioè in quello della consapevolezza digitale, il traguardo ulteriore per ogni cittadino è diventare capaci di usare strumenti per produrre, presentare e comprendere informazioni (anche complesse), di essere in grado di accedere ad internet ed entrare nei portali di comunicazione interattiva con disinvoltura, sicuri di operare e di controllare le operazioni attuate.
Non ultima di importanza è la consapevolezza che si matura affinché reti e comunità mediatiche siano usate a fini culturali, sociali e professionali, rafforzando la diffidenza verso un uso “eterodiretto” di applicazioni e di social-media.
Un importante documento europeo, relativo alla competenza digitale è stato prodotto per la Commissione Europea nel 2013: DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe.

Viene spontaneo chiedersi quanto ci porteranno i miliardi dei Fondi Europei (del Recovery Fund) in sensibilità ed intervento concreto nella educazione degli adulti.  Ambito nel quale l’Italia è tra gli ultimi tra i Paesi europei e le cose sono peggiorate dopo che sono stati aboliti nel 2014 i Centri Territoriali Permanenti per la educazione e la formazione in età adulta. Da noi un CTP aveva sede a Castelnuovo di Garfagnana ed ha operato sul territorio ampio della Mediavalle e della Garfagnana, con sedi didattiche distaccate: ad esempio, a Barga, presso l’ISI e la Scuola Media di Fornaci; il Comune di Barga – come altri – partecipava ogni anno con un contributo in euro che copriva una parte delle spese per i corsi per adulti, formali e non-formali, che venivano svolti ogni anno scolastico presso e con la collaborazione delle Scuole dei Comuni, Castelnuovo, Piazza al Serchio, Barga, Coreglia, Bagni di Lucca, Borgo a Mozzano, ed altri non continuativamente. Certo, certo era importante la sensibilità degli Assessori, dei Sindaci e de Presidi.  In provincia di Lucca i CTP erano tre, con sedi a Lucca, Viareggio e Castelnuovo di Garfagnana. Questo soddisfaceva il requisito di territorialità. Ed erano di stimolo alle istituzioni che avevano chi le sollecitava ad occuparsi dell’apprendimento formale ed non-formale per gli Adulti.  

Dal 2014 i CTP sono scomparsi, assorbiti in centri provinciali per la istruzione degli adulti (CPIA), perdendo per strada diffusione della scuola per gli adulti, perdendo la territorialità, la permanenza, e gli interventi di istruzione non-formale nei nostri territori. Lo stesso è successo in Italia in ogni provincia, con l’arretramento e l’impoverimento della offerta formativa statale verso gli adulti sui territori.
La quota dei fondi europei straordinari destinati alla scuola sono circa 20 miliardi, ma ancora non si conosce la quota e gli obiettivi per la formazione continua dei cittadini. Come si fanno gli Stati Generali della scuola del mattino, i dovremmo pensare anche agli Stati Generali per l’educazione continua degli adulti e noi dovremmo richiederli.

Indicazioni su “questa storia” sono archiviate in http://www.inclassemia.eu/CTPmediavallegarfagnana.htm


ADULTI ANCORA A SCUOLA CONTINUANO CON “BALLANDO SULLA TASTIERA”

CORSO ON LINE AAAS AD INVITO, IN CONTINUAZIONE DI “Il Mondo Digitale” con il blog condiviso di “maidiremaiadulti”.

Una risposta a “Dall’Isola delle Mascherine alla competenza digitale”

  1. Ebbene si, sono quasi 2 anni che non ci leviamo le gambe dal covidsars19. La campagnia vaccinale va avanti. Ed in aggiunta da presentare il tesserino del “green pass”. Anche nei momenti peggiori noi AAAS non ci siamo fermati, grazie a chi ci ha guidato in questo percorso online. Certo che dobbiamo riprendere anche le attività in presenza. Non sarà facile.
    Però siamo stati tutti/e brave ad imparare con il sistema DAD…..solo per questa è stata una vera lezione, per non perdersi per continuare a relazionare e di voler superare il momento critico del lockdown. E voglio pensare dall’esempio di chi si è divertito ed ha capito il beneficio delle lezioni d’Informatica Pratica sarà pronta ad invitare altri/e per iniziare insieme il percorso del nuovo programma “BALLANDO SULLA TASTIERA”… con tante novità in aggiunta..
    grazie Professore……
    buona ripresa a tutti…..”LET’S START AGAIN”….

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