adulti ancora a scuola

C’ERA… OGGI NELL’ISOLA DELLE MASCHERINE

Ai lettori di AAAS  –  Questo racconto è partito con l’intento di mettere in favola quello che stiamo vivendo, poi riga dopo riga non ce l’ho fatta e sono planato coi piedi a terra. Non voletemene.

C’ERA… OGGI NELL’ISOLA DELLE MASCHERINE

“Nell’Isola delle Mascherine vivevano dei Corsisti Adulti, confinati nelle loro case.”

Sono passati diversi mesi e il confinamento [che in Italia pronunciano locdaun pari-parando l’inglese come se non ci fossero termini in lingua italiana (in Francia a due passi da noi lo hanno chiamato regolarmente confinament)] … era quasi passato di moda, gli italiani erano piuttosto sicuri che il Coronella si stesse levando di torno. Così andarono, più vicino o più lontano, a far qualche giornetto di ferie fuori casa. Non tutti, naturalmente. Comunque chi riusciva a compilare l’ISEE giusto qualcosa risparmiava perché gli altri italiani gli regalavano una parte almeno della sua vacanza.
Mamma, che bel Paese, anche il buono vacanza!
Beh, poveri non siamo, basta ascoltare i notiziari e generalmente raddoppiano: contaggi, così sembra che siano solo conti, non malattie!
Ma… dicevamo, sono passati diversi mesi e Cromo e La Volpina si incuriosivano a veder destreggiare le persone nel gioco del distanziamento e della mascherina: a volte naso-bocca, a volte bocca-niente-naso, a volte sotto il mento, a volte al polsino come un braccialetto o al bicipite come la fascia del capitano.
E pensano, in molti, di esser stressati dal portare la mascherina! E battono i loro pensieri di maniera sui post e sulle chat, e le loro poco utili parole sciamano attraverso Internet. Non lo dicono quelli che lavorando la portano 8-10-12 ore al giorno, ma se ne lamentano quelli che bighellonando stanno in giro per le strade, le strade affollate, i bar che loro affollano, le cicche buttando per terra, le mascherine restano disoccupate, il SARS-CoV-2 sguazza, cresce, naviga, ingolfa, procede, vorrebbe decimare, quatto quatto la fa franca e studia mosse per lanciare lo scacco matto.

Nell’isola delle mascherine tutti stavano attenti, il distanziamento era la più bella delle regole mai inventata, la salute era sotto controllo,  anche il mascherinamento era ormai entrato nell’ottica di tutti, tanto che era diventato un bisiness fare il pandan con il vestiario che porti.

Poi però l’acqua scemò, e l’isola a poco a poco si ritrovò a terra, con tutti dintorno e con licenze da non credere: devi stare attento, ma se non lo fai è quasi lo stesso, tanto nessuno ti controlla, nessuno fischia e tu imiti quei politici che della responsabilità personale ne fanno nuvoletta, si squaglia e maramao!
Allora non siamo più nell’isola delle mascherine?
No, ma la regola famosa ci riè, ancora, l’ultimo DPCM (mi dispiace se non capisci cosa vuol dire, lo spiegheremo un’altra volta) ne ha ri-imposto l’obbligo! Della mascherina.
Ma non siamo più in una isola. Siamo in una Pandemia vera e propria. Oggi lo capiscono anche i Barghigiani che via via accanto alle rassicurazioni di rito e dei comitati della salute sentono però affermare “L’attuale ripresa della pandemia ha imposto di rinviare la ripartenza…”

Insomma nella Non-Isola delle Mascherine la situazione oggi ci preoccupa.

Cromo     e      La Volpina sono esterrefatti, sorpresi anche di veder salire sui pullman delle scuole tanti di quei ragazzi e ragazze accalcati e senza mascherine indossate che hanno chiesto al Google il perché. Il Google sa sempre tutto!
Il Google però non sa cosa rispondere, forse guidato dall’algoritmo del politicamente corretto e si rifiuta di far intervenire la Intelligenza Artificiale affinché spieghi o giustifichi, o imprechi.
Il Google fa lo gnorri, come l’autobus chiude le portiere e via.
“Nonno, a scuola non mettiamo le mascherine, servono?”
“Nonno, domani non vado a scuola perché la mia classe è in quarantena, non so bene che vuol dire, ma a scuola non ci si va.”
“Nonno, perché ti portano via con l’ambulanza? Allora domattina ch’ero a casa non posso giocare con te!”
E ai telegiornali continuano a far crescere i contaggi!
Ma per la gente della Non-Isola delle Mascherine non sono numeri! Sono malattie che pigliano gente di casa o persone che conosci! Sono contagi.

Così se prima, qui, nell’Isola delle Mascherine, la pandemia era una brutta storia da contar, adesso la pandemia è una fifa pazzesca. I numeri (contaggi?) dei positivi crescono a iosa, peccato, ormai.
“Nonno, perché se stai male ti dicono che sei positivo? A me mi sembra che sia negativo!”

Anche per Cromo e la Volpina, che vivono solo se uno accende il computer, esser colpiti da un virus è un guaio, e loro capiscono il turbamento degli umani, loro sanno quale dramma provochino i virus depredatori, e non sembrano solo 19, sicuramente son miliardi.

Ma senti qua. Nella Non-Isola delle Mascherine vivevano e vivono ancora dei Corsisti Adulti che stanno cercando di ritrovare una nuova normalità, come la vorrebbero in tutto il mondo. Sono attaccati ad una speranza, riuscire a far qualche lezione in presenza, sia pur con le note regole ed il pc-portatile.
Tutti sanno, anche chi non ha poi il cervello per metterle in pratica in automatico, che è fondamentale la collaborazione e l’impegno di tutti a osservare le semplici norme igieniche.
Insomma, usciti dall’Isola delle Mascherine stiamo entrando nell’Autunno delle Mascherine, un passo avanti “lo abbiamo fatto”, adesso almeno “sappiamo” scoprirlo il virus, finalmente i tamponi di esplorazione sono praticati con sempre maggiore solerzia, la corsa a contenere i contagi è aperta; il miraggio è nel desiderio di tutti (o quasi): l’arrivo al vaccino contro il coronavirus.Non è ancora l’ora per abbandonare l’apprendimento a distanza, almeno non del tutto. Con Cromo e la Volpina dovremo far lezioni mirate e svelte per insegnare ai più a connettersi da casa e ad entrare in aula virtuale, non si sa mai, mettiamo le mani avanti. No?